OSTEOPATIA E MAL DI TESTA

Osteopatia E Mal Di Testa

La Cefalea, o il mal di testa, è uno dei disturbi più frequenti nella popolazione: secondo i dati dell’OMS più del 45% della popolazione soffre di emicrania. Un paziente su due ha sofferto di mal di testa nel corso della sua vita ed è ricorso a farmaci. 

Il dolore causato da questo disturbo può comparire in varie forme (dolore localizzato in una o più aree del capo, senso di pesantezza agli occhi, cerchio che stringe la testa, ecc.) e può presentarsi con attacchi isolati ricorrenti o con dolore cronico, incidendo anche fortemente sulla qualità della vita. 

La sua insorgenza è associata alla stimolazione delle terminazioni nervose dolorifiche del cranio, che sono situate in corrispondenza dei tessuti molli extracranici (cute, muscoli, arterie, occhio, orecchio e cavità nasali) ed in strutture intracraniche (seni venosi e loro vene tributarie, osso, arterie cerebrali, nervi trigemino, vago e glossofaringeo).

Mal di testa: quali sono i vari tipi di cefalea e quali sono quelli che si possono trattare con l’osteopatia

Cefalea muscolo-tensiva: è la più comune e colpisce maggiormente le donne.

È dovuta alla contrazione dei muscoli del collo (si apr infatti di cefalea cervicogenica) e delle spalle e i mal di testa cominciano di solito alla nuca o alla base del cranio, per poi diffondersi e localizzarsi in un punto qualsiasi del capo, spesso nella regione occipitale (ossia nella parte media ed inferiore del capo).

Possono soffrirne, per esempio, coloro che rimangono a lungo chini sui libri o davanti al computer tenendo i muscoli cervicali contratti.

Questa contrazione provoca una costrizione dei vasi sanguigni e della loro rete nervosa; la circolazione impoverita aumenta il dolore dello spasmo muscolare si manifesta come una morsa che stringe la testa a casco: il famoso “cerchio alla testa”.

 

Cefalea a grappolo: ciò che contraddistingue questa tipologia di mal di testa è l’incidenza delle manifestazioni dolorose, che si susseguono l’una all’altra ad intervalli di tempo piuttosto brevi e si raggruppano in determinati periodi del giorno e dell’anno. Gli attacchi durano da mezz’ora ad un’ora.

Può essere episodica, cioè può durare da sette giorni ad alcuni mesi con intervalli superiori a due settimane, o cronica, ovvero può manifestarsi ogni giorno per più di un anno consecutivamente.

Il dolore è intenso e violento e di solito è monolaterale, localizzato attorno all’occhio e allo zigomo.

Colpisce prevalentemente gli uomini soprattutto tra i 20 ed i 30 anni. Non si conoscono le cause precise, anche se recenti ricerche hanno posto la loro attenzione su aree del corpo come il ganglio sfeno palatino e il nervo trigemino.

 

Emicrania: è quella forma di mal di testa caratterizzata da un dolore intenso, ricorrente, che coinvolge generalmente un solo lato della testa e può durare da poche ore a due o tre giorni. Solitamente nella fase precedente l’insorgenza del dolore si hanno sintomi visivi (zigzag luminosi, annebbiamento del campo visivo dal lato colpito dal dolore) e il dolore, di tipo pulsante, è talora associato a nausea, fotofobia (fastidio per la luce) e fonofobia (fastidio per i rumori).

Le cause dell’emicrania non sono ancora del tutto chiare. Durante un attacco emicranico si verifica una costrizione dei vasi arteriosi con conseguente riduzione nell’apporto di sangue in particolari aree cerebrali.

Cefalee Secondarie:

Le cefalee secondarie dipendono da altre patologie o comunque sono conseguenti ad una causa specifica quali ad esempio:

  • traumi cranici e/o cervicali
  • uso di una sostanza o alla sua sospensione
  • infezione (sistemica, batterica, virale, intracranica)
  • disordini di collo, occhi, naso, seni paranasali, denti, bocca, articolazione temporo-mandibolare
  • sovraccarico epatico

Cosa fa l’osteopata per il mal di testa?

L’ osteopatia può essere un valido supporto al mal di testa. Attraverso la manipolazione si cerca di liberare le tensioni intracraniche e cervicali , e riuscendo così a dare maggior agio alle strutture vascolo-nervose qui presenti. Particolare attenzione va prestata anche all’ articolazione temporo mandibolare, zona capace di accumulare tensioni dovute ad un bruxismo o serraggio dentale quasi sempre notturno.

Mal di testa e fegato

Esistono molte connessioni tra mal di testa e i visceri. È il caso delle donne in periodo premestruale, durante il quale  il fegato, sovraccaricato dagli ormoni femminili, si trova facilmente congestionato. E’ proprio il fegato infatti a metabolizzare i nostri ormoni. Se è troppo impegnato a disintossicarci da tossine, alimenti e farmaci, facilmente può affaticarsi.

Questa fatica epatica abbinata alla congestione venosa che ne consegue può creare degli squilibri che si manifestano nel mal di testa. E’ capitato a molti di accusare un discreto mal di testa tra i sintomi presenti dopo un bicchiere di troppo.

Di solito, eventuali disturbi della funzionalità viscerale si riescono a individuare già dal colloquio; il paziente è stanco, dorme male, si sveglia spesso con la bocca amara. A questi sintomi possono abbinarsi oltre al mal di testa (se donna soprattutto in corrispondenza del ciclo), pruriti diffusi senza cause specifiche e capelli che hanno bisogno di frequenti lavaggi.

La conferma arriva poi dalla palpazione dell’organo dove spesso si scoprono rigidità o assenza di mobilità dal punto di vista osteopatico. Non sempre le analisi risultano alterate. Quando le analisi come le transaminasi sono alterate vuol dire che il fegato lavora male già da molti mesi o addirittura anni!

Cosa fare dunque per migliorare i sintomi da mal di testa in relazione al fegato?

Attraverso compressioni e decompressioni, l’osteopata può migliorare la funzione epatica, drenare la bile e migliorare i meccanismi di drenaggio venoso, con un effetto positivo sul mal di testa.

Alleati del fegato sono sicuramente magnesio e una sana alimentazione priva di alimenti che contengono solfiti, conservanti e alimenti complessi da digerire. Attenzione anche all’ istamina di cui ne è ricca la soia, i crostacei, il cioccolato, i cibi in scatola e gli insaccati.

Gli alimenti “amici” del fegato sono le verdure amare e le crucifere, il carciofo, il tarassaco, il cardo mariano, la curcuma e il limone.